29 aprile 2019
Libri

Murderabilia – Álvaro Ortiz

murderabilia_alvaro ortiz

A volte capita che le copertine dei libri ci illudano, oppure siamo noi stessi a volerci illudere, nonostante ci siano segnali forti e chiari che non lasciano spazio ai dubbi. Eppure succede di pensare a qualcosa e poi ritrovarne un’altra. Senza rimanere delusi, anzi. I due gatti neri nella copertina di Murderabilia, graphic novel di Álvaro Ortiz pubblicata da Bao Publishing, sono così carini immersi in uno sfondo violetto, che distolgono l’attenzione dalle loro zampe posate delicatamente su ammassi di viscere, sangue e resti umani. Siamo di fronte a due delinquenti felini? Mici stanchi di essere strapazzati dagli esseri umani? Forse, ma soprattutto sono una piccola miniera di soldi, perché qualcuno è disposto a comprarli.

Il protagonista della storia è Malmö Rodríguez, una giovane di 23 anni che vorrebbe fare lo scrittore, senza troppi sforzi per raggiungere l’obiettivo. Dopo la morte dello zio, ha ereditato i due gatti trovati in casa mentre facevano a pezzi il corpo del loro padrone: sono rimasti chiusi in casa, nessuno dava loro da mangiare e – si sa – l’autonomia e l’intraprendenza dei gatti non sono un mistero, quindi hanno trovato un modo un po’ splatter ma efficace per sopravvivere. Nel frattempo Malmö ha scoperto che nel mondo esiste una comunità di collezionisti di oggetti macabri, appartenuti ai più famosi serial killer o legati a vicende atroci, i murderabilia del titolo. Un sito con le categorie raccoglie tutto il materiale in vendita: le posate usate da Sharon Tate la sera dell’omicidio, lo spazzolino da denti del mostro di Milwaukee, foto di cadaveri scattate dagli assassini, tazze, coltelli, corde e persino organi in formalina. Sicuramente ci sarà qualcuno interessato a pagare due gatti che hanno divorato e sventrato un corpo umano. E infatti c’è, Malmö riesce a vendere i due gatti a uno strano personaggio che vive in una casa nei boschi, a diventare suo amico e a trovare l’ispirazione per una storia. Ma le cose non andranno così bene, soprattutto in un paesino in cui regna la chiusura mentale e il massimo divertimento è andare a caccia e spaccarsi di alcol.

I disegni di Álvaro Ortiz, famoso fumettista spagnolo finalmente approdato anche in Italia, sono tanti, così come sono tante le scene di black humor da tenere a mente in ogni tavola, piccoli frame per raccontare il fascino del torbido e i pregiudizi tipici della provincia. Tutto è ribaltato dai colori tenui, quasi pastello, che di certo non fanno pensare alla morte. Però nell’insieme mi ha fatto venire in mente Twin Peaks, il bosco inquietante, la violenza, le persone apparentemente tranquille e perbene che poi si rivelano i peggiori mostri. Il protagonista di Murderabilia deve affrontare un percorso di formazione insolito e fare i conti con l’imperfezione umana, imparando a badare a se stesso e a due gatti pronti ad aiutare solo chi se lo merita.

murderabilia_bao

***

In quel periodo non dormivo molto bene, ma ricordo che quella notte, quando mi misi a letto, con tutte quelle immagini nella testa del tipo che ammazzava i suoi amici a colpi d’ascia… mi addormentai come un sasso.

Share  Share on FacebookTweet about this on TwitterGoogle+Pin on Pinterestshare on Tumblr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *