26 gennaio 2018
Libri

Premio ITAS 2018: torna il riconoscimento dedicato alla letteratura di montagna

Premio ITAS

Fino a una decina di anni fa la mia conoscenza della montagna si limitava a quella studiata sui libri di geografia, quella vista in tv durante le gare di sci, quella della detestabile Heidi le caprette ti fanno ciao e della dolce Annette che aveva sempre sulla testa un cielo blu da Instagram, quella di Barbie Ski e la Cioccolateria (sono cresciuta con il mito della cioccolata calda nello chalet), quella di altissima, purissima, Levissima di Messner, e alla frase che accompagna ogni conversazione relativa ai luoghi di una certa altitudine: “Lì c’è un freddo diverso, se ti copri non lo senti”. Poi mi sono trasferita in Emilia-Romagna, ho iniziato ad avere i primi approcci con la neve, quella seria, non il nevischio a cui ero abituata, con le strade ghiacciate e gli spazzaneve. Ho letto libri memorabili ambientati sui monti, il mio preferito resta Sentieri sotto la neve di Mario Rigoni Stern.

Tutto l’immaginario che avevo costruito negli anni ha trovato conferma nelle prime settimane bianche della mia vita, a eccezione di una cosa: non sono mai state settimane, ma weekend, le settimane bianche esistono solo per i maestri di sci e per i protagonisti dei cinepanettoni. Per il resto, ho trovato tutto quello che mi aspettavo, ma quadruplicato in termini di emozione e stupore. Nonostante resti una da mare dentro, mi capita spesso di pensare ai paesaggi che ho avuto la fortuna di ammirare e ai posti nei quali mi piace tornare appena posso. E, se non posso, allora vado alla ricerca di storie nate tra i monti, descrizioni di luoghi che ho imparato a conoscere e di altri che spero di poter raggiungere presto. Con Le otto montagne di Paolo Cognetti è successo proprio questo: ritrovare i luoghi che ho vissuto per pochi giorni, ma che sono entrati dritti nel cuore e nella memoria.

La letteratura e, in generale, le arti sono una fonte preziosa di conoscenza. In Italia esiste un premio letterario dedicato proprio alla letteratura di montagna: il Premio ITAS. Quest’anno è arrivato alla sua 44ª edizione, nel 2017 uno dei vincitori è stato lo stesso Cognetti. Il premio si articola in tre sezioni: opere narrative, opere non narrative (saggi, manuali e guide) sull’alpinismo, sui viaggi e sull’avventura, e narrativa per ragazzi in cui la montagna svolge un ruolo significativo. Mercoledì 24 gennaio da Verso libri ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione, nella quale sono intervenuti Fabrizio Lorenz, Presidente del gruppo ITAS (compagnia assicurativa promotrice del progetto), Lorenzo Carpanè, Coordinatore del premio, ed Enrico Brizzi, Presidente della giuria. Quest’ultimo ruolo è stato ricoperto in passato da Mario Rigoni Stern.

Premio ITAS conferenza stampa

A ogni edizione prendono parte circa 60 case editrici, i volumi che hanno partecipato alle selezioni sono più di 5.000: il Premio ITAS è uno dei quattro pilastri della cultura alpina, il suo obiettivo è diffondere la cultura e le tradizioni dei territori alpini, cercando di creare connessioni e nuove contaminazioni anche tra chi non vive direttamente la montagna. Secondo Enrico Brizzi, “Oggi occuparsi di montagna significa pensare all’avvenire. È un messaggio di speranza e responsabilità: è un atto civile. Solo avendo un rapporto sano con la Terra possiamo ragionare in maniera onesta sul nostro futuro”. Per pensare al futuro è necessario coinvolgere le nuove generazioni, e infatti il progetto Montagnavventura è il concorso parallelo al Premio ITAS, dedicato ai giovani che hanno un’età compresa tra gli 11 e i 15 anni e tra i 16 e i 26 anni. I ragazzi hanno voglia di raccontare le loro esperienze e le loro emozioni, ed è bello sapere che dall’altra parte c’è qualcuno pronto a leggere i racconti inviati e a dare una ricompensa, oltre alla pubblicazione degli scritti vincitori e a una gita sull’Appennino. “Il premio ITAS vuole promuovere la cultura della montagna, del cammino, della scoperta, anche attraverso nuovi linguaggi. Quest’anno, ad esempio, sono già arrivate al Premio alcune graphic novel di grande interesse”, dice Brizzi.

Premio ITAS Enrico Brizzi

Per partecipare al Premio ITAS e inviare le vostre opere avete ancora tempo fino al 31 gennaio 2018, qui potete trovare tutte le informazioni. I vincitori saranno premiati a Trento venerdì 27 aprile 2018, nell’ambito della settimana cinematografica del 66º Trento Film Festival.

Grazie a questo progetto, adulti e ragazzi possono avvicinarsi al mondo della montagna e vivere insieme una gran bella avventura, facendo sentire noi lettori parte di un viaggio che sta andando verso la rotta giusta. Come ha detto Lorenzo Carpanè: “Il nostro compito è quello di portare nei ragazzi il desiderio di guardare avanti, al progresso. E camminare per la montagna è questo: guardare in su”.

Premio ITAS 2018

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