8 marzo 2012
Libri

Mildred Pierce – James M. Cain

mildred pierce

Mildred aveva un po’ il vizio di fantasticar troppo, di godersi trionfi immaginari sulla gente che l’aveva offesa in un modo o nell’altro.

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Io amo le storie tormentate. Soprattutto quelle in cui la parte degli stronzi viene data ai figli. In Mildred Pierce c’è tutto ciò che desidero ritrovare in un libro: ambientazione storica, personaggi ben delineati, intrecci sapienti e giusto equilibrio tra narrazione e dialoghi. Fin dalle prime pagine si assapora il tormento di Mildred, prima per la separazione dal marito, poi per le difficoltà economiche e l’estenuante ricerca di un lavoro. Sono gli anni della Grande Depressione negli Stati Uniti, e mandare avanti una casa e due figlie da sola non è un’impresa semplice. Ma Mildred sfrutta la sue dote più grande, preparare dolci, per realizzarsi e affrontare quella scalata sociale che l’avrebbe resa soddisfatta e felice. Così da semplice cameriera passa a gestire ben tre ristoranti. C’è solo una persona che sembra non accorgersi di tutta la fatica di Mildred: sua figlia Veda. Eccola, l’adolescente viziata, egoista, calcolatrice e arrogante, che si vergogna di Mildred, della sua uniforme da cameriera, ma non disprezza i soldi con i quali può pagare le lezioni di pianoforte e i vestiti alla moda. Eppure Mildred ama quella figlia così fredda e cattiva, tanto da non comportarsi come una madre, bensì come un’amante spesso gelosa, che perdona tutte le angherie dell’altra metà. Veda sarà come un cancro per Mildred, un male che piano piano si prenderà tutto, una tortura che divorerà ogni angolo del suo cuore. Una creatura nata solo per far soffrire.

Speranza e sofferenza sono intrecciate in modo perfetto, in ogni pagina si possono cogliere desideri e intenzioni che avranno sempre delle conseguenze sulla vita di qualcuno. E, in genere, non sono mai conseguenze positive. A parte il rapporto morboso con la figlia, sarebbe bello pensare che ci sia un po’ di Mildred Pierce in ognuna di noi, con quella sua voglia di reagire alle difficoltà, con quella capacità di saper perdonare gli errori degli altri, e a volte di sbagliare pensando di fare la cosa giusta. Anche quando si hanno degli stronzi come figli.

Per chi fosse interessato, esiste anche una miniserie tratta dal libro (Kate Winslet interpreta alla perfezione Mildred Pierce). Io ve la consiglio.

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