16 dicembre 2010
Libri

Aids Sutra. Racconti e reportage sull’India nascosta

Lungo la costa dell’Andhra Pradesh, in India, vivono le lavoratrici del sesso di alto bordo, quelle che, a seconda della bellezza o della carnagione più o meno chiara, possono chiedere al cliente di turno fino a 10.000 rupie (250 dollari) per un’intera notte. Quelle che, grazie al loro corpo, possono mantenere uomini già sposati e violenti. Quelle che, pur di pagare l’affitto, sono disposte ad avere rapporti sessuali non protetti… Murad è un cineasta spiritoso e intelligente, un perfetto animale da festa, che saluta tutti gli amici più intimi con un “Ciao, tesoro”, riempiendo gli animi di gioia e vitalità. Murad è un omosessuale in grado di sedurre qualsiasi uomo su cui posi lo sguardo. Ma a soli trent’anni scopre di aver contratto l’Hiv e decide di non sottoporsi ad alcuna cura, andando così incontro a un suicidio al rallentatore… E’ difficile vivere in un paese come l’India che non tollera il legame, purtroppo sempre più stretto, tra lavoro sessuale e sopravvivenza. Soprattutto, quando si tratta di uomini che, dopo aver fatto i conti con la scoperta della propria natura, sono costretti per necessità a passare le giornate in strada con il rischio di essere arrestati, picchiati e sodomizzati dai poliziotti… Gli hijra, il terzo genere dell’India, vengono disprezzati dalla maggior parte delle persone, a partire dalla famiglia che il più delle volte è costretta a cacciarli di casa. Si sentono quindi protetti e accettati solo dalle comunità di riferimento. Nonostante la forte identità femminile, non tutti si sottopongono alla castrazione definitiva. Le occupazioni a cui si dedicano per vivere sono soprattutto tre: il mendicare, la benedizione dei matrimoni e la vendita del sesso… Shashank ha nove anni e ama le storie di fantasmi. Si trova in un istituto di accoglienza per bambini sieropositivi. L’India, infatti, ospita il maggior numero di orfani da Aids del mondo, anche perché sono molti a considerare un bambino con il virus al pari di un brutto presagio di cui disfarsi… Oltre a essere luogo di violenza, povertà e corruzione, la regione del Manipur ha visto crescere a dismisura tra la popolazione l’uso di eroina e anfetamine. E da quando alle farmacie sono state fatte pressioni affinché smettessero di vendere siringhe ai tossicodipendenti, ciò ha incrementato l’uso condiviso di aghi, rendendo così più probabile il contagio di Hiv e altre infezioni…

Questi sono solo alcuni dei sedici racconti che fanno parte di un’antologia realizzata in collaborazione con Avahan – India Aids Initiative della Bill & Melinda Gates Foundation. Hanno dato il loro contributo importanti scrittori del subcontinente come Salman Rushdie, Vikram Seth, Shobhaa Dé, e Amartya Sen, il quale ha scritto una premessa sotto forma di saggio per comprendere l’entità dell’epidemia di Aids che sta colpendo uno dei paesi – in questo caso – più arretrati del mondo. Sono proprio l’ignoranza e la confusione sull’infezione a creare false credenze, a contribuire alla diffusione del virus e a ostacolare l’utilizzo di misure di prevenzione, a partire dall’uso corretto e regolare del preservativo. Inoltre, sono ancora poche le strutture che si occupano del trattamento e della cura dell’Aids con farmaci antiretrovirali a basso costo. Tuttavia, stanno emergendo, proprio tra le categorie più a rischio, delle Ong e delle comunità che cercano di fare informazione nelle zone più povere, rendendosi utili nella distribuzione di preservativi e per controlli medici. Ma tutto questo non basta a portare alla luce ciò che continua a essere nascosto da buona parte della popolazione e dalle fonti ufficiali, un mondo vittima di sfruttamenti, violenze, malattie e vendita del corpo per pochi centesimi. Sembra non esserci spazio per le emozioni in mezzo a rifiuti e leggi draconiane che smontano quell’immaginario occidentale di un paese fatto solo di colori, sari di seta e tè speziati. Forse, questa raccolta di reportage e interviste può essere un modo per fare uscire dal buio la parte della società tenuta ancora nell’invisibilità.

AIDS Sutra. Diciassette grandi scrittori raccontano l’India nascosta, (a cura di) Neghar Akhavi, Mondadori, 2010

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2 thoughts on “Aids Sutra. Racconti e reportage sull’India nascosta

  1. E’ un libro impossibile da leggere “tutto di un fiato”. Molte storie fanno male e metabolizzarle non è cosa semplice. Però è consigliatissimo proprio per venire a conoscenza di certe situazioni al limite della dignità umana.
    (Tra l’altro, è un regalo economico, visto il prezzo 😉 )

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