21 gennaio 2009
Attualità, Comunicazione, Giornalismo, Internet

Litigano sul web e poi si picchiano. E la notizia?

Il mondo virtuale rispecchia quello reale. Anzi, forse sta diventando proprio come un’immagine riflessa allo specchio. Mentre si esaltano le virtù dei vari social network (o la loro stupidità),  ecco la notizia del giorno (no, non è l’insediamento di Obama alla Casa Bianca) riportata da alcune importanti testate come Il Corriere e La Stampa: due 15enni picchiano una coetanea dopo aver avuto un litigio sul web. A parte che la notizia potrebbe dare diversi spunti di dibattito, e magari nei commenti ci potrebbe stare qualche riflessione, questo post è solo volto a far notare come il giornalismo a volte (spesso) sia privo di regole etiche e di buon senso.  Ed evito di sottolineare le differenze tra giornali on-line e giornali cartacei, perchè in questi casi si comportano allo stesso modo. I due articoli sono praticamente identici. Motivo: copia-incolla dalle agenzie stampa. Per di più senza dare ulteriori spiegazioni sulle cause (un generale “messaggi poco gentili che le ragazze si erano scambiate il giorno prima”) e, in uno, senza precisare  il luogo dell’avvenuta aggressione (la stazione).

Considerando la notizia irrilevante rispetto al ritiro dei soldati israeliani dalla striscia di Gaza, credo che, una volta presa la decisione di pubblicare un fatto di cronaca, si debbano comunque rispettare semplici e fondamentali “leggi del giornalismo”, quali verifica delle fonti e precisione delle informazioni. Cioè tutto quello che manca in questi, chiamiamoli, “articoli”.

morte-giornalismo

Share  Share on FacebookTweet about this on TwitterGoogle+Pin on Pinterestshare on Tumblr

5 thoughts on “Litigano sul web e poi si picchiano. E la notizia?

  1. decisamente ci sarebbe da riflettere. Ma anche su Gaza basta uscire un attimo dalla cerchia dei soliti per vedere che non tutto è stato detto. O non si è ritenuto utile divulgarlo. Purtroppo hai ragione. Il problema è che non tutti lo sanno, e se uno si ferma alla notizia vien da se che si crea l’idea su quello che gli viene fatto leggere. Oggi è la faccenda dei ragazzini, ieri era la Palestina e prima l’irak.

  2. è il copia-incolla che alimenta la pigrizia mentale. Ormai i giornalisti chiedono i comunicati “in forma digitale” così si fa prima e le press-release si fanno direttamente su pennetta, gentile gadget.

Rispondi a paz83 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *