12 ottobre 2008
Società, Vyrtuosa's life

Post adolescenza: ora iniziano i problemi (ma avranno mai fine?)

E’ meglio l’adolescenza o la post adolescenza? Era il dilemma posto da Catepol qualche giorno fa, tempestivamente risolto tramite Twitter. Lei è giunta alla conclusione che è meglio l’adolescenza. Io sono andata in crisi. Sì, perchè ogni volta che penso alla mia condizione di ventiduenne (d’accordo, sono più vicina ai 23, ma mancano ancora 2 mesi!) mi domando: cosa sono? In quale categoria generazionale devo infilarmi? Perchè non riesco a impormi uno stile di vita adeguato a una fascia d’età? Beh, la risposta è arrivata. E non è minimamente simile a quella di Catepol. La post adolescenza è terribile, è un limbo, una via di mezzo, siamo un po’ tra color che son sospesi (come direbbe il buon Dante Alighieri): insomma, nè carne nè pesce. Non puoi fare le cazzate da sedicenne perchè poi ti danno dell’ “infantile”, ma comportarti troppo da adulto risulta estremamente impegnativo e rischierebbe di tagliarti fuori dai giochi (qualsiasi). Se fai l’università, ti senti un po’ come a scuola, tra libri, esami e professori sadici. Se sei già entrato nel mondo del lavoro, continui a ostinarti a voler vivere ancora le emozioni date dai banchi di scuola. Solo che, paradossalmente, quando eravamo al liceo, non vedevamo l’ora di entrare nel mondo degli adulti, di avere 18 anni, la patente e andare fuori di casa. Io fuori di casa ci sono già. E sto bene, tanto. Ma rimpiango il mio essere più propensa alla scelte che il destino mi aveva riservato, senza porsi troppi problemi nel chiedermi perchè, per come e per quando. Cioè, qualsiasi cosa succedesse: sti cazzi.

Ora no, perchè avere 22 anni (ok, quasi 23… lasciatemi godere gli ultimi mesi di gioventù :D), vivere sola, frequentare l’ultimo anno di università (cioè il quinto, cioè proprio l’ultimo, cioè dopo anch’io sarò una disoccupata!), badare a me stessa, intrattenere rapporti semi-lavorativi, mi  obbliga inevitabilmente a un comportamento più responsabile. Che, per carità, non può che farmi piacere. Però troppe dinamiche sono ancora confuse: se indosso una felpa e le nike con gli strappi (chiamate “simpaticamente” Lelly Kelly) mi scambiano per una liceale, se mi tiro con tacco 10, trucco e parrucco da gara, ecco che mi appioppano almeno (e dico almeno) 25-26 anni!! E sono problemi, questi. Mandano in tilt la mia identità.

Quando poi passi una serata al pub con gli amici e come vicini di tavolo ti ritrovi degli ultra trentenni che appena notano una che lancia loro occhiate furtive, una che apprezza la barbetta incolta dell’over 30 e una che se la ride, godendosi la scena, iniziano a buttare sguardi compromettenti, sorrisetti ammiccanti,  stiracchiamenti vari per avvicinarsi,  a urlare che “io con i miei 27 anni” (seeee, bello non siamo mica nate ieri!!), a giocare con la fede, facendo finta di toglierla, allora ti chiedi “ma cosa c’è che non va?”. Sei un adulto, sposato per di più, e perdi il tuo tempo a fare il giovincello con tre ragazzine? E non è per quello che ha tentato di fare, quanto che a casa aveva una moglie che lo aspettava. O magari era anche lei in un locale a sbattere le sue lunghe ciglia davanti al giovincello di turno. Io so solo che mi sono sentita inadeguata. Oggi avere 22anni (e non rompete le palle, i 23 arriveranno!) significa essere un soggetto non definibile, ancora da scoprire, work in progress. Non so se mi sta bene. Io voglio la mia autonomia, che non è solo quella economica, ma anche quella di sentirmi parte di un contesto sociale. Quindi, o si ritorna ai cari 15 anni, dove era tutto un mix di umori e malumori e dove tutti ti scusavano proprio per il fatto stesso che “è l’età”, oppure ibernatemi e risvegliatemi tra un po’ di anni, quando anch’io potrò avere il mio posticino nella società. Le crisi adolescenziali, in confronto, erano momenti di “piacevole” caos esistenziale.

Comunque, l’altra sera io e i miei amici abbiamo tirato fino alle 2. I tre over 30 prima di mezzanotte si sono alzati e hanno chiuso i battenti. Forse, a pensarci bene, sono loro ad avere la peggio.

Share  Share on FacebookTweet about this on TwitterGoogle+Pin on Pinterestshare on Tumblr

10 thoughts on “Post adolescenza: ora iniziano i problemi (ma avranno mai fine?)

  1. Ricordi cosa ho risposto al sedicente 27enne?
    “Seee… ‘a ‘na coscia!”, in gentilissimo dialetto napoletano…
    DALL’ALTO dei miei 25 anni (aaaaaaaaaaaaah!!!!!) posso dirti che non cambia un emerito c***o: ogni età ci riserva delle simpaticissime crisi… quella adolescenziale è l’unica tenuta sott’occhio perchè si spera che da maggiorenne ti prenda le tue cavolo di responsabilità e cominci ad agire di conseguenza…
    Io preferisco la post adolescenza, se così si può definire, gli scazzi ci sono lo stesso ma almeno li gestisco come cavolo voglio…
    E sai che ti dico? Non vorrei mai essere adolescente nel 2008… i ragazzini stanno veramente male…

  2. All’inizio volevo rapportarmi seriamente al tuo post, ma poi mi son detto…ma io che di anni ne ho 24 (ok quasi 25, va bene) cosa dovrei dire? Io che ho il ciuffo brizzolato che mi sta diventando anemico..sai cosa succede ad un vitello anemico? Lo accoppano e ci fanno le fettine di carne bianca. Capisci che tragedia? Adesso vado a mettere la testa sotto il cuscino e piango a dirotto…

  3. l’età è solo nel cervello, durante la settimana ho intorno ai 20 anni, nel week-end 16 se va bene…non esiste un età migliore o peggiore, sono troppo diverse nei pro e nei contro…

  4. Ma che tristezza quei tre lì…mamma mia. Spero che la moglie del sedicente “27enne” lo abbia bastonato con un mattarello una volta entrato in casa!
    E poi faceva il furbo togliendosi la fede…ma quanti anni hai? 3?!?!
    Comunque ti capisco, tutto quello che hai scritto lo passo tutti i giorni! Allegria!

  5. @Cinzia: mi hai fatta morire con quella battuta… e, soprattutto, il tono di disprezzo che hai usato nei suoi confronti!! 😀 Parlando di cose serie… neanch’io vorrei essere adolescente nel 2008, vorrei esserlo negli anni in cui lo sono stata (che giro di parole!). Mi piacciono le responsabilità, ma è anche tanto difficile comportarsi da persone mature. A 15 anni, invece, si dà sempre la colpa ai genitori e ci si sente più leggeri! 😉

    @Paz83: forse era meglio se ti fossi rapportato in modo serio… stai ancora con la testa sotto il cuscino? Mi auguro di sì… e, comunque, io la carne di vitello neanche la mangio! 😀

    @duhangst: quindi, non tolleri il periodo attuale della tua vita? 😉 Io spero di schiarirmi le idee al più presto. Però, non voglio arrivare a 30 anni e dire: era meglio la post adolescenza! Sarebbe un circolo vizioso…

    @mattomatte: ma guarda un po’ che razza di consigliere mi sono andata a trovare!! Quando parli con me, quindi, cerchi di atteggiarti a matusalemme, fammi capire??? 😉

    @Chiara: noi due ogni giorno scopriamo di avere cose in comune… secondo me, ci hanno separate alla nascita! 😉

    @notoriousxl: ahahahahha! Di quello faremmo volentieri a meno… soprattutto quando ci sono seratine e incontri particolari… facciamocene una ragione! PS La faccina con Alien l’ho inventata IO: voglio i diritti © 😀

  6. posso dirti una cosa?anch io studio all università e ultimamente sto facendo anch io discorsi simili ai tuoi…ma,in fondo credo che tu ti faccia troppi problemi,sei in gamba,ti stai per laureare(consco studenti che stanno almeno al decimo anno fuoricorso…),hai una buona ambizione giornalistica,scrivi bene…pensa piuttosto ad avere maggiore fiducia in te stessa,in quello che fai e quanto sei intelligente,fai ciò che ti senti di fare e che ti rende felice,non badare al giudizio altrui perchè è solo una perdita di tempo…te lo dico per esperienza.Gli altri non ti conoscono,tu si.

Rispondi a lavyrtuosa Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *