27 settembre 2008
Cinema

Lassù qualcuno “ci” ama. Addio allo “spaccone” del cinema

Lo sapevo. Sapevo che non stava bene, che era malato, che aveva il cancro. Sapevo delle cure, dei cicli di chemio e delle terapie che lo avevano reso, ormai, un’altra persona. Sapevo che non lo avrei mai più rivisto recitare. Ma non sapevo che oggi avrei letto l’ annuncio della sua scomparsa. Così, senza troppi giri di parole, senza anticipazioni nè avvisi di un peggioramento della sua condizione fisica. Solo il titolo “Addio a Paul Newman” e una foto recente per farmi capire che uno dei più grandi attori di tutti i tempi ci ha lasciato. Inutile elencare le pellicole che hanno consacrato la sua carriera, c’è già chi ha pensato a “glorificarlo” post mortem.

Io voglio semplicemente ricordarlo come era apparso nel film che mi ha permesso di conoscerlo, di apprezzarlo e di seguirlo nei successivi capolavori a cui prese parte e che hanno portato al successo il cinema americano di quel periodo.

E lui non è nato battuto. Lui è un vincitore.

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2 thoughts on “Lassù qualcuno “ci” ama. Addio allo “spaccone” del cinema

  1. Peraltro, diciamo pure che attori così, Hollywood non ne sforna da un bel pezzo.
    Oggi come oggi, sul serio, mi si dica un potenziale Paul Newmann del 2040…
    Purtroppo anche i miti non resistono alle intemperanze dell’età.
    E questo è ciò che rende umani anche loro, nella loro grandezza.

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