11 marzo 2009
Attualità, Comunicazione, Giornalismo, Moda, Politica, Società

Vuoi essere trendy? Leggi Nazi Girl

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Quali saranno le nuove tendenze primavera-estate per il 2009? Dalle ultime sfilate sembra che non potremo fare a meno di stivali sopra il ginocchio, abitini che lasciano scoperte le spalle e trucco total smoky per gli occhi. Ma aspettate prima di uscire di casa e fare shopping sfrenato, perchè forse la vera moda avrà come protagonisti cinture con le croci celtiche e tatuaggi con il fascio littorio. Le adolescenti, infatti, non seguono molto le passerelle parigine, bensì i servizi di moda di riviste come Top Girl. E quando sfogli questo giornale e ti imbatti in “reportage” (così definito dalla direttrice Annalisa Monfreda) dal titolo “La carica dei neofascisti”, in cui vengono descritte le vite “tranquille” di alcuni giovani di destra e del loro personalissimo stile, ti rendi conto che qualcosa non va.  Non si sa se nella realtà o tra le pagine di una rivista che, in genere, ospitava le foto del cantante/attore figo di turno, i consigli su come truccarsi al primo appuntamento e rispondeva a domande quali “Posso restare incinta dopo una serata di petting con il mio ragazzo?”. Non è un articolo di politica. Eppure sembra orientare verso un’unica interpretazione: il neofascismo c’è e sta prendendo sempre più piede tra i giovanissimi.  Ma l’apologia del fascismo non era reato? Anche solo mostrare tatuaggi con le svastiche o il volto del Duce andrebbe punito secondo la legge Scelba. Nelle sei pagine di articolo si legge come la pensano questi baby-nazi che esaltano valori come Dio, la Patria e la Famiglia. Uno dei ragazzi intervistati sostiene di aver imboccato la strada del neofascismo per «distaccarmi dal materialismo dilagante, cercavo qualcosa che si alzasse al di sopra della mediocrità».  Leggere, crearsi degli interessi (che non siano menare la gente, neanche a scopo “difensivo”), contribuire allo sviluppo della “Patria” (chiamiamola in causa, visti i valori che portano avanti) significa innalzarsi al di sopra della mediocrità e dell’ ignoranza imperante in questo paese.

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Non me la sento di dire che le lettrici di Top Girl non sappiano praticamente nulla di storia e fascismo (o, almeno, è quello che mi piacerebbe credere, anche se qualcosa mi dice che non è proprio così, data anche l’età di alcune), ma non è questo lo spazio adeguato per trattare un simile argomento, tanto meno nel modo in cui lo si è fatto. Le teenager non lo comprano per leggere di politica (anche se sarebbe sicuramente più produttivo, rispetto alle pagine sul Grande Fratello e Uomini e Donne) e, comunque, l’articolo non è scritto con l’intento di informare, ma di orientare verso una nuova tendenza che attira ragazzini e, di conseguenza, anche ragazzine che non hanno ancora i giusti strumenti di analisi e critica per discernere e crearsi una propria ideologia. Piuttosto si basano sulle frasi, ampiamente travisabili se non si ha un minimo di conoscenze storiche, degli intervistati, sulle immagini e, se ci si rispecchiano, iniziano ad adottare il nuovo trend. Poi, magari, fra qualche mese saranno attirati da qualcosa di più interessante e cambieranno idea, ma se dovessero continuare? Ci ritroveremo teste rasate per strade e donne al seguito pronte ad obbedire agli ordini dei capi famiglia?

Le intenzioni che hanno spinto a pubblicare questo articolo mi sono totalmente sconosciute, ma le vendite e gli introiti economici sono sempre il motivo principale (l’editore è Mondadori: sì, il pensiero va proprio a Lui e alla Sua famiglia). Per questo Top Girl non ha preso una vera e propria posizione sul fenomeno del momento. Per questo Top Girl ha sbagliato. Mostra questi ragazzi come se fossero gli idoli del momento, quando, invece, fanno propri sentimenti come il razzismo e l’odio verso il diverso, che arrivano ad utilizzare  la violenza come strumento di repressione. E che, spesso, non sanno neanche cosa significhi essere fascisti, nè conoscono i danni causati da Mussolini durante il ventennio di regime. 

Comunque vada, ricordate: quest’anno torna di moda il nero.

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9 thoughts on “Vuoi essere trendy? Leggi Nazi Girl

  1. Se l’apologia al fascismo sia ancora un reato me lo chiedo spesso anche io… Sicuramente nessuno ci fa più caso.
    Forse è proprio questione di moda. Gli ideali della Resistenza, quelli che hanno dato vita alla nostra Repubblica sono “old”, il fascismo invece da VERGOGNOSO è tornato ad essere molto “trendy”.
    E tutto ciò è agghiacciante.

  2. Dunque, mia cara Vyrtuosa, una cosa ti sfugge: il nero – quanto il rosso – non è mai fuori moda 🙂

    Poi, ovvio che se esso viene associato come colore ad una moda neofascista e certa gente se ne esce con articoli di giornale come quello da te riportato…bhé, che dire, non c’è limite all’ignoranza. Pure perchè mi pare che con tutto il disagio e i casini che ci sono quotidianamente nei fatti di cronaca continuare a parlare di fascismo – nazismo con toni eufemistici volti ad esaltare queste correnti…bhé, potremmo proprio farne a meno.
    Non lamentiamoci del fatto che i più deboli vengono picchiati e aggrediti da queste persone, mi raccomando, parliamo sempre e solo di quanto è fashon la moda neofascista…il mondo va proprio al contrario.

  3. @Fulvia: se non fate rituali di iniziazione, molto volentieri! 🙂
    @Massim: eh, siamo in Italia… con un delinquente al governo, cosa potevamo aspettarci??!!
    @Alex: sì, bella dentro soprattutto…
    @Galeria: parlarndo di moda, quest’anno tornerà il nero grunge-style, che fa molto anni ’80 😉 (sono ferratissima in materia buahahahahah!!).
    Parlando di cose serie… forse avrei concepito un articolo sui centri sociali di destra. Non fraintendermi, io li farei chiudere tutti in questo preciso istante, però sarebbe stato un articolo impostato in modo diverso, a puro scopo informativo, mostrando magari come organizzano le loro serate (prima di andare a menare “le zecche” e gli stranieri). Più che altro per rendere noto questo fenomeno che a me mette una certa ansia… sarò pessimista, ma mi sembra che questo neofascismo stia prendendo un po’ troppo piede :-/

  4. Non sei pessimista, e non credo tu sia l’unica ad avere paura.
    Personalmente trovo che l’informazione ci debba stare, sia da una parte che dall’altra, ma trovare scusanti o approvare ed appoggiare la violenza gratuita che dilaga a destra mi pare davvero esagerato.

  5. Purtroppo per quanto il reato di apologia di fascismo esista, ci sono state nella storia numerose (6 se non sbaglio) diverse sentenze della cassazione che hanno reso di fatto il reato quasi nullo.
    Il discorso, purtroppo, è “l’etica cambia al cambiare dei contesti”. Pochi anni fa era di moda la falce e il martello, adesso la croce celtica. In entrambi i casi nessuno sapeva a cosa si stava ispirando, le frasi erano ammezzate, ma ugualmente osteggiate.
    Detto questo, la paura per l’andamento delle cose non è poca: un popolo senza memoria è un popolo che mi fa paura.

  6. @maxanima: quanto è vero!! 🙁
    @Galeria: secondo me sarà sempre peggio (ecco la sentenza finale…).
    @Riciard: tutto esatto, ma se devo essere sincera mi fanno meno paura i ragazzini con la maglietta di Che Guevara, piuttosto che quelli con i tatuaggi di Mussolini…

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